CORTINA D’AMPEZZO – «Sui Mondiali, il mondo della cultura deve ancora scaldare i muscoli». Perché sì, qualche intervento c’è stato, e qualcuno «ha già manifestato ottimismo, sull’importanza e sull’esito della manifestazione», ma di questi tempi «mancano personaggi pubblici di grande levatura che, sull’esempio di figure scomparse come Indro Montanelli, Pietro Barilla e Leonardo Mondadori, spendano il proprio prestigio personale per dare voce a Cortina. Si sente la mancanza del patronage di uomini illustri». Pertanto l’atteggiamento della cultura verso i Mondiali di sci alpino 2021 è «ancora troppo attendista». Parola di Francesco Chiamulera, giovane organizzatore di “Una montagna di libri” (presidenti onorari Vera Slepoj e Alberto Sinigaglia), kermesse di incontri con l’autore giunta alla XXII edizione.
“Una montagna di libri”: tanti grandi nomi portati in questi anni
In cartellone, solo per fine dicembre, nomi di peso come Gianluigi Nuzzi, Bruno Vespa, Vittorio Feltri, Filippo Facci. La cultura, da sei anni a questa parte, ha preso la strada che porta in montagna, a Cortina d’Ampezzo. Nelle scorse edizioni, sono sbarcati pezzi da Novanta come Peter Cameron, Sandro Veronesi, Mogol, Emmanuel Carrère, Serge Latouche, Boris Pahor, Pietro Citati, Michael Jakob.
Marco de’ Francesco